Monitoraggio Xylella, ripartenza all’europea
“Siamo ripartiti applicando i parametri nazionali ed europei”.
Monitoraggio Xylella, ripartenza all’europea
Data: 1 Agosto 2017
“Siamo ripartiti applicando i parametri nazionali ed europei”. Così il direttore generale dell’Arif, Domenico Ragno, all’indomani della discesa in campo delle 70 squadre di agenti fitosanitari (2 per squadra) che hanno ripreso da ieri lunedì (dopo la stipula della convenzione con La Regione Puglia del 03/07/2017) a monitorare una fascia a cavallo fra la zona cuscinetto e la zona indenne. In pratica dall’Adriatico, territorio di Fasano, fin sullo Jonio dalle parti di Taranto.
Ieri sono stati passati al setaccio circa 2000 ettari dai 140 agenti fitosanitari. I campioni raccolti un centinaio circa. Ovviamente tutti da analizzare e da validare da parte dei laboratori. Come precisa la normativa (D.G.R. n.679 del 09/05/2017 – Approvazione Piano di azione per contrastare la diffusione della Xylella), i campioni saranno prelevati dagli ulivi che presentano sintomi del disseccamento, e in questo caso il prelievo dovrà essere eseguito anche su tutte le piante circostanti.
Dunque nessun controllo leggero, bensì rigoroso e puntuale non solo nella zona cuscinetto, contenimento e buffer zone (laddove sono già stati individuati i focolai), ma anche in quella indenne e cioè i territori di Bari, Bat e Foggia. Un lavoro, cominciato in campo ieri che dovrebbe completarsi entro 3-4 mesi.
Per quanto riguarda l’abbattimento delle piante infette laddove i legittimi proprietari non abbiano provveduto a farlo, l’Arif non ha ancora operato in questo senso e siamo in attesa degli atti formali per poter procedere agli abbattimenti.
“Non condivido – ha proseguito il direttore generale Ragno – la perplessità espressa da Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia, riguardo la validità del campionamento. L’anno scorso, come riconosciuto dagli stessi uffici della Commissione Europea, la Puglia ha realizzato, con il prelievo sistematico di 1 campione per ettaro, un lavoro enorme, andando ben al di là di quanto richiesto dalle prescrizioni dell’EFSA. Queste prevedono infatti, l’ispezione visiva delle aree sottoposte ad indagine e il prelievo di campioni dalle piante sintomatiche e da quelle immediatamente adiacenti. Cosa che sta facendo oggi l’Arif, analogamente a quanto avviene in Spagna e Francia, le altre nazioni attaccate dalla Xylella. Contestualmente – conclude il direttore generale – è stata estesa l’area di indagine a tutto il territorio regionale, a garanzia di un’analisi più approfondita del problema. Il tutto con un approccio operativo che cercherà di confermare l’ottima performance del monitoraggio concluso alcuni mesi fa”.
Ultimo aggiornamento
8 Aprile 2022, 10:19