ARIF PUGLIA

Area ricerca informazione e innovazione

Il Direttore dell’Area Ricerca, informazione e innovazione è nominato con provvedimento motivato del Direttore Generale ed è scelto di norma tra personale esterno, laureato in discipline giuridico o tecniche che abbia svolto per almeno cinque anni qualificata attività tecnico-amministrativa in posizione apicale in enti o strutture di medie e grandi dimensioni, sia pubbliche che private, ovvero che abbia conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro o proveniente dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature, escluse quelle onorarie, e dai ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato.

Il Direttore dell’Area Ricerca, informazione e innovazione è nominato con provvedimento motivato del Direttore Generale ed è scelto di norma tra personale esterno, laureato in discipline giuridico o tecniche che abbia svolto per almeno cinque anni qualificata attività tecnico-amministrativa in posizione apicale in enti o strutture di medie e grandi dimensioni, sia pubbliche che private, ovvero che abbia conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro o proveniente dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature, escluse quelle onorarie, e dai ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato.

In tal caso il rapporto di lavoro del Direttore dell’Area è regolato da contratto di diritto privato. I contenuti di tale contratto, ivi compresi i criteri per la determinazione degli emolumenti, sono stabiliti dal Direttore Generale, nel rispetto della disciplina sul conferimento degli incarichi e sul rapporto del personale di qualifica dirigenziale prevista dalla normativa statale e regionale e dai contratti collettivi.

Il Direttore Generale può nominare e scegliere alternativamente il Direttore dell’Area Ricerca, informazione e innovazione, anche tra il personale di ruolo a tempo indeterminato già inquadrato con qualifica dirigenziale in possesso dei requisiti di legge, laureato in discipline giuridiche o tecniche. In tal caso ai fini del conferimento dell’incarico dirigenziale, deve tenersi conto dello specifico curriculum professionale dal quale emergano le attitudini e le capacità professionali del singolo dirigente, i risultati conseguiti in precedenza nell’amministrazione di appartenenza e la relativa valutazione, le specifiche competenze organizzative possedute, nonché le esperienze di direzione eventualmente maturate presso le amministrazioni pubbliche, purché attinenti al conferimento dell’incarico in oggetto.

Il Direttore dell’Area supporta il Direttore Generale nell’esercizio dell’attività di coordinamento, controllo e nella declinazione di direttive nell’ambito delle materie di propria competenza per il funzionamento dell’Agenzia, assumendo diretta responsabilità delle funzioni allo stesso assegnate, coadiuvando il Direttore Generale, con proposte e pareri non vincolanti.

Sovrintende a tutte le attività in ambito della gestione delle attività di ricerca, informazione e innovazione anche di tipo amministrativo. Garantisce, in collaborazione con i responsabili dei servizi territoriali, in relazione alle funzioni assegnate e correlate competenze, come descritte per i servizi e le unità organizzative cui il Direttore dell’Area sovraintende.

Svolge ogni ulteriore attività non indicata nel presente atto, attinente alle materie di propria competenza che potranno essere stabilite dal Direttore Generale, con successivo provvedimento.

Le competenze e le prerogative del Direttore dell’Area in ipotesi di sua assenza temporanea o vacanza del ruolo, sono proprie del Direttore Generale o del funzionario che, per sostituzione o per incarico, ne esercita le funzioni, secondo le determinazioni del Direttore Generale.

SERVIZI E UNITA’ ORGANIZZATIVE DELL’ AREA RICERCA, INFORMAZIONE E INNOVAZIONE.

  • Ricerca e sviluppo;U.O. Informazione;U.O. Ricerca;U.O. Innovazione tecnologica e amministrativa.

11.1  SERVIZIO RICERCA E SVILUPPO

Cura la definizione delle strategie organizzative e di sviluppo dell’Agenzia, alla programmazione e pianificazione strategica, alla definizione e allo sviluppo del sistema di qualità e all’azione di ricerca e sviluppo, nonché al sistema di assistenza tecnica verso le strutture interne dell’Agenzia e verso i soggetti istituzionali esterni,

unitamente a tutto ciò che attiene al sistema di individuazione, validazione e certificazione delle competenze.

  1. – U.O. Informazione

L’Unità Operativa di Informazione, nell’era moderna, rappresenta il cuore pulsante delle organizzazioni volte a prosperare nell’ambito digitale.

Con la trasformazione che il mondo sta subendo grazie all’evoluzione della tecnologia digitale, è cruciale analizzare il ruolo di quest’unità nell’agevole scambio di informazioni, nella promozione della comunicazione e nell’ottimizzazione dei processi lavorativi.

L’U.O. di Informazione è responsabile della gestione dell’informazione all’interno dell’organizzazione. Attraverso l’utilizzo di sistemi digitali avanzati, come database e software di gestione, questa unità coordina l’acquisizione, l’archiviazione e la diffusione delle informazioni in modo efficiente e tempestivo.

  1. – U.O. Ricerca

L’U.O. Ricerca di un ente pubblico si occupa di condurre attività di ricerca scientifica e tecnologica, nonché di sviluppare nuovi prodotti, servizi o processi per il beneficio della società e per il perseguimento degli obiettivi dell’Ente pubblico stesso.

L’obiettivo principale è promuovere l’innovazione e la crescita tecnologica, generando conoscenze e soluzioni che possano essere applicate in diversi settori, come l’ambiente e l’agricoltura.

Le attività possono includere la conduzione di studi scientifici, l’analisi dei dati, la progettazione e lo sviluppo di prototipi, la sperimentazione di nuove tecnologie, il miglioramento dei processi esistenti e la collaborazione con altre organizzazioni, tra cui università, centri di ricerca e industrie.

Le risorse finanziarie possono provenire da fondi governativi, sovvenzioni, finanziamenti esterni o da partnership con il settore privato. È comune che tali unità siano soggette a regolamenti e procedure specifiche per garantire la trasparenza, l’etica e l’appropriatezza delle attività di ricerca condotte.

  1. – U.O. Innovazione tecnologica e amministrativa

Questa U.O. opera per sviluppare e implementare soluzioni tecnologiche all’interno dell’Ente per migliorare l’efficienza, la trasparenza e i servizi offerti ai cittadini.

L’unità operativa di Innovazione tecnologica e amministrativa è responsabile di diverse attività, tra cui:

  1. Esplorazione e valutazione delle nuove tecnologie: monitoraggio delle tendenze e delle innovazioni nel campo della tecnologia e valutazione come queste possano essere applicate all’Ente per migliorare i processi interni o i servizi ai cittadini.
  2. Progettazione e sviluppo di soluzioni tecnologiche: sviluppo e implementazione di nuove soluzioni tecnologiche personalizzate per le esigenze specifiche dell’Ente, attraverso lo sviluppo di applicazioni software, la creazione di piattaforme digitali o l’implementazione di sistemi di gestione dei dati.
  • Gestione del cambiamento e formazione: supporto alla transizione digitale prevista per la pubblica amministrazione e supporto alla transizione verso l’uso di nuove tecnologie all’interno dell’Ente, anche attraverso la formazione del personale sull’utilizzo delle nuove soluzioni tecnologiche o la gestione dei processi di cambiamento organizzativo.
  • Collaborazione con altri enti pubblici o partner esterni: lavoro con altre organizzazioni pubbliche, istituzioni accademiche o partner del settore privato per la condivisione delle conoscenze, esperienze e risorse nel campo dell’innovazione tecnologica e amministrativa.

L’obiettivo principale di questa U.O. è quello di migliorare l’efficienza, l’accessibilità e la qualità dei servizi offerti ai cittadini attraverso l’uso strategico delle nuove tecnologie, contribuendo alla promozione dell’apertura dei dati, della trasparenza e della partecipazione dei cittadini nell’ambito della PA.

Ultimo aggiornamento

5 Dicembre 2024, 15:57